Gli impianti a energia solare al centro della campagna di Legambiente e “Nuova Ecologia” contro le bufale ambientali.
Di seguito riportiamo le più conosciute.
1) La produzione di moduli fotovoltaici richiede più energia di quella che generano:
FALSO!
L’energia necessaria per la produzione di un modulo viene compensata nel primo anno di funzionamento, il resto è tutto guadagno.
2) La manifattura e la generazione elettrica da fotovoltaico inquinano di più delle tecnologie fossili:
FALSO!
Il fotovoltaico ha un impatto circa 23 volte inferiore al carbone, 19 volte minore del petrolio e 11 volte più basso del gas naturale, in base a quanti grammi di CO2 equivalente emessa per kWh prodotto.
3) Gli impianti fotovoltaici rubano terreni all’agricoltura:
FALSO!
Per raggiungere l’obiettivo di riduzione di gas serra entro il 2030 necessitano circa 43 GW di nuove istallazioni pari a 56000 ettari si superficie. Se il 30% potrebbe essere istallata sui tetti servirebbero solo 39000 ettari di terreno agricolo pari a un terzo della superficie che ogni anno viene abbandonata.
4) Dietro agli incendi c’è il business del fotovoltaico:
FALSO!
I terreni percorsi dagli incendi sono esclusi per legge da ogni possibile utilizzo per i successivi 15 anni dall’incendio.
5) Il fotovoltaico è inaffidabile, non programmabile o prevedibile:
FALSO!
Le previsioni meteo e i dati storici disponibili consentono di prevedere la produzione solare, che può anche essere programmata grazie ai sempre più economici e performanti sistemi di accumulo e grazie al coordinamento con l’eolico, che tende a produrre di più quando il fotovoltaico produce di meno.
Le energie rinnovabili sono il futuro per il nostro pianeta