Una minaccia per la sicurezza nazionale

“La situazione vissuta in Sicilia e in particolar modo a Palermo, è un monito drammatico che non possiamo più ignorare: gli incendi che hanno devastato l’isola non sono eventi isolati, ma sono strettamente legati alla crisi climatica, con una combinazione di alte temperature, siccità e venti forti che crea le condizioni ideali per la diffusione di questi disastri.

Nemmeno di fronte ai drammatici eventi estremi, i negazionisti e gli scettici della maggioranza di governo riescono a fare autocritica”.

Così, in Aula alla Camera il co-portavoce nazionale di Europa Verde Angelo Bonelli: “È inaccettabile -ha proseguito l’ecologista-che il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici, aggiornato l’ultima volta nel 2015, sia ancora bloccato al Ministero dell’Ambiente.

Se avessimo agito in tempo, se avessimo adottato politiche responsabili, avremmo potuto prevenire, o almeno limitare, disastri come quello dell’Emilia Romagna, le trombe d’aria in Lombardia e Veneto, le violentissime grandinate in Friuli Venezia Giulia, gli incendi in Sicilia.

Invece no. Il governo italiano è ostinatamente fermo su una politica che alimenta le cause della crisi climatica, nel tentativo di trasformare il paese in un hub europeo del gas, anziché cercare di mitigarne gli effetti. 

Di fronte alle conseguenze, ogni giorno più gravi, dei cambiamenti climatici, non c’è più spazio per i negazionisti, come la maggioranza di governo si ostina a
fare: tra il 1990 e il 2022 l’Italia ha subito danni per 92 miliardi di euro e perso 22 mila vite umane a causa degli eventi meteorologi estremi.

Se questa non è una questione di sicurezza nazionale, -ha concluso Bonelli- che cosa lo è?”.